5/25/2015

La vignetta


(vignetta di Daniele, 11 anni)

L'arcobaleno e la colomba

Un giorno, tanto tempo fa, dopo una lunga pioggia, apparve il sole e quindi l’arcobaleno!

Per caso passò di lì una colomba e svolazzò in mezzo all’arcobaleno e lo ruppe.

I colori caddero giù, passarono davanti ai palazzi e caddero sulla terra e in acqua, e sono quelli che vediamo oggi in stagni, fiumi, laghi e nel mare.

(foto e articolo di Valentina, 8 anni)

I lottatori e le pepite

C'erano una volta due lottatori che si sfidarono per il premio: un bel milione di pepite d'oro.

Entrambi furono molto bravi quindi i giudici decisero di dare la metà di un milione cioè 500.000 pepite d'oro per uno, e per finire i due lottatori si strinsero la mano.

(foto e articolo di Nicola, 8 anni)

5/22/2015

Il tesoro di Tormarancia

C'era una volta una squadra formata dalla regina di Shanghai, il ragazzo Davide e la donna gigante. 
Un giorno Davide trovò una mappa, che credeva fosse di un tesoro, così lo disse agli altri e la regina riconobbe la mappa e disse che era la mappa del tesoro del padre.  
Così partirono e la prima tappa fu la torre di Tormarancia. Quando arrivarono salirono sulla torre e in cima la regina notò che sulle mura c'era una scritta: "SE L' INDOVINELLO CAPIRAI AL TESORO ARRIVERAI: non mi vedi non mi senti ma mi misuri,  cosa sono?" 
La donna gigante lo capì subito: era il tempo. 

Furono così teletrasportati in un lotto davanti a un palazzo con disegnato sopra una ragazza circondata da draghi. 

I tre non capirono perché stavano in quel posto, ma notarono che sulla faccia della ragazza c' era un punto bianco. Davide si arrampicò sul muro e scoprì che si trattava di una pergamena con su scritto:  "IL TESORO DENTRO L' ACQUA TROVERAI MA IN QUESTO POSTO LO CERCHERAI." 

Così cominciarono a cercare nel lotto. La regina trovò un'immagine con delle balene, ne toccò una e si aprì una grotta. Ci entrarono e trovarono il tesoro. 
THE END

(foto e articolo di Giorgio, 9 anni)

5/21/2015

Il secondo Reportage di ZeroZeroOtto

Il 17/5/15 con Claudio D’aguanno siamo partiti dalla Villetta e ci ha spiegato che la Villetta era una torre d’avvistamento.
Abbiamo fatto una passeggiata fino alla scuola Cesare Battisti e ci ha spiegato che quando lui era piccolo la scuola era molto affollata, siamo andati dopo la scuola e siamo passati davanti al quadro di Alberto Sordi e ci ha fatto vedere quanti film ha fatto. 
Siamo passati davanti alla casa dei fratelli Cinelli e ci ha spiegato la loro vita, dopo un po’ siamo andati a vedere uno dei Dodici Cancelli che il Monsignor Nicolai costruì, davanti a quel cancello c’erano delle prime baracche prima di quelle di Tor marancia però delle prime baracche ne è rimasta una solo ed è stata recintata.
Siamo arrivati a Tor marancia e ci ha raccontato che la c’erano dei fiumi dove le persone delle baracche ci facevano il bagno. Poi siamo andati a vedere i murales. 
La mia impressione è stata che questa giornata mi è piaciuta tantissimo.  
THE-END.  

(foto e articolo di Luca, 8 anni)

La danza delle balene


In un mare viveva un gruppo di balene che aveva una tradizione tutta loro: dopo una lunga giornata al tramonto si riunivano tutte per fare la loro danza. (chi non rispettava questa regola era veramente nei guai!).


Un giorno stufe di essere nel mare, perché nessuno le vedeva,
andarono a danzare fra i lotti di Tormarancia.

Noi volevamo vederle ma siamo arrivati troppo presto! 

E loro, per quanto sono gentili, ci hanno lasciato un immagine della loro danza sulla facciata del palazzo.

(foto e articolo Maya, 9 anni)

Le mani e la pianta

C’erano una volta 2 mani che indicavano sempre una pianta da i fiori bianchi. 
Un giorno un gruppo di 1000 parassiti si mangiarono tutti i fiori le 2 mani continuavano a indicare la pianta, poi passò di li un uccello che strappò il resto della pianta per fare un nido allora le 2 mani indicarono il nido e vissero tutti felici e contenti!

(foto e articolo di Emma, 8 anni)

5/20/2015

La storia dei lottatori







Tanto tempo fa c'erano due giganti che lottavano



Il vecchio indiano che non dipingeva scene di guerra

Tanto tempo fa in una tribù indiana c’era un uomo che voleva fare il pittore ma non il solito pittore di quei tempi che disegnava solo scene di guerra o di caccia, lui voleva pitturare su una grande tela e con tanti colori, solo che a quel tempo non esistevano.

Allora lo disegnò su un piccolo foglio che diede a suo figlio, che a sua volta diede a suo figlio, che a sua volta diede a suo figlio, fino ad arrivare a un pittore che ebbe l’idea di dipingerlo su un grande palazzo, e mentre dipingeva pensava: 

‘’Questo dipinto mi piace e secondo me il vecchio indiano è orgoglioso che il suo dipinto sia esposto su questo grande palazzo’’.


(foto e articolo di Giulia, 11 anni)

Giovanni e i colori magici

Giovanni,10 anni, abitava a Tormarancia.
A Tormarancia c'erano le baracche, e Giovanni per fare il bagno
non aveva mica il mare di Ostia.
Ma aveva la marana (un pozzangherone).
Un giorno Giovanni decise di andare al cinema.
Ma lui non aveva soldi!
Perché a Tormarancia erano tutti poveri!
Allora Giovanni venne sbattuto fuori.
Però Giovanni aveva dei colori magici trovati per strada.
Giovanni disegnò una finestra.
Però poi disse: "e mó come famo ad arriva' lassù?"- Allora Giovanni disegnò anche
una scala e disse: "mó sì che se po guarda' sto filme ".

(foto e articolo di Jacopo, 9 anni)

La gioia dei murales

A me dei murales mi è piaciuto di più il murales con i rombi ad arcobaleno perché aveva tutti i colori dell’arcobaleno ma anche perché mi ispirava molto quell’arte, ma anche perché quell’arte faceva per me. 
Quando ho visto quel murales ho provato tantissima gioia perché  avevo fatto una nuova esperienza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

(foto e articolo di Caterina, 7 anni)

5/19/2015

Il primo reportage di ZeroZeroOtto

Domenica noi di ZeroZeroOtto siamo andati a fare un giro con Claudio D'aguanno che ci ha raccontato tante cose sul nostro Municipio. 
Ha detto che la Villetta era una torre una volta, che serviva ad avvistare i nemici. Proprio come quella di Tormarancia dove stanno i Murales. 
Poi davanti alla Cesare Battisti ci ha detto che tanto tempo fa ci hanno girato un film dove uno che faceva l'infermiere diceva che la scuola è un diritto di tutti e non di chi ha il numeretto (Ettore Scola ambientò una importante scena di "C'eravamo tanto amati" a piazza Sauli). 
Poi siamo andati a vedere la casa dei fratelli Cinelli (partigiani e antifascisti) e poi ci ha raccontato la storia di Monsignor Nicolai che era uno che aveva tanti cancelli per entrare a Garbatella ma ne sono rimasti solo due di cancelli. 
Claudio ci ha detto pure che tantissimo tempo fa i bambini che abitavano qua non andavano al mare a Ostia ma si facevano il bagno in una pozza (la marana). 
Poi siamo andati a vedere la Torre, quella alta che sembra proprio una torre che non si capisce se si chiama Tormarancia o Tormarancio perché il nome glielo ha dato uno schiavo che si era liberato perché studiava che si chiamava Amaranto. 
Poi siamo andati a fare le foto ai murales che sono molto fichi e colorati.

(foto e articolo di Jacopo, 9 anni)

Le balene ritrovate

C'erano una volta delle balene che giocavano tranquillamente ad acchiapparsi.
Un giorno decisero di andare al porto dove c'erano delle barche che si allontanavano.
Le balene erano curiose e si avvicinarono ad una barca. Il pescatore prese la rete e la buttò in mare.
Le balene che rimasero impigliate, cercarono di scappare ma non ci riuscirono.
Quella più piccola fece un urlo d'aiuto e svegliò il capo delle balene.
Sapeva che era l'urlo della balena Azzurra, andò in suo aiuto ma non la trovò e così chiamò le altre.
Le trovarono intrappolate nella rete. Tutte le balene avevano paura ma si fecero coraggio e le liberarono.
Alla fine festeggiarono le balene ritrovate.

(racconto e foto di Elena, 7 anni)